West Side Story

Il nuovo film di Steven Spielberg è il riadattamento del famosissimo musical degli anni ’60. La storia è la stessa: due gang rivali in una strada di New York, di cui una di immigrati portoricani, si sfidano per avere il controllo del quartiere. Un componente di una gang e la sorella del capo dell’altra si innamorano, cercando di rompere le divergenze e buttandosi in pieno nell’ammmòre. Ovviamente non sarà tutto così facile visto che l’odio tra le due gang è troppo forte per essere spezzato.

Io ho un grande problema, non sopporto i musical. Questo era per me un test, visto che mi piace molto Steven Spielberg mi sono detto: se nemmeno un musical di Spielberg mi piace, vabbé non c’è niente da fare, i musical non fanno per me. E purtroppo così è stato. Inoltre, prima di vedere questo film, ho pure guardato l’originale (2 ore e mezza l’originale più 2 ore e mezza questo fanno un totale di 5 ore di musical, avevo voglia di morire).

Inizio con i lati positivi: è veramente un remake fatto alla perfezione. Spielberg riprende in pieno l’ambientazione e lo spirito del film originale. A volte riprende addirittura scena per scena e battuta per battuta. Al posto di chiamarlo remake si potrebbe dire che è un rimodernamento del film del ’60, non lo rovina assolutamente e gli fa completa giustizia. Penso sia assolutamente uno dei migliori remake che io abbia mai visto. Chiaramente alcune scene sono leggermente diverse per lasciare spazio a nuove coreografie e a nuovi spazi, per esempio le canzoni America e Gee Officer Krupke si svolgono in modo diverso dall’originale ma con coreografie veramente molto belle.

Per il resto cosa devo dirvi? La trama è la stessa, le canzoni sono le stesse, e, appunto, il film è lo stesso. Quindi la fatica di stare seduto al cinema per 2 ore e mezza a guardare persone che cantano e ballano appena succede mezza cosa era tanta. È questo il mio problema con i musical: sono troppo lenti e le canzoni spiegano fin troppo della storia e dei personaggi finché sei lì fermo a fissare lo schermo semplicemente ad aspettare che ti spieghino per l’ennesima volta come si sente tal personaggi dopo tal evento con una canzone di 5 minuti. Ma questo è un mio problema personale con i musical, e che ho avuto anche con questo.

Il cast non è male, anche se chiaramente è formato per la maggior parte da ballerini (credo) ed è quindi tutto molto molto molto teatrale (come tutti i musical vabbé). Detto questo, avete capito perché i musical non sono il mio genere e, a parte il paragrafo scritto prima, non so cos’altro dire di positivo sul film. Immagino che i fan del film originale mi staranno odiando e mi dispiace molto, mi rendo conto che è un bel film con un bel messaggio, soprattutto per un film degli anni ’60, ma proprio non ci riesco.

In generale mi sembravano tutti molto scettici sul questo progetto di Spielberg, ma, musical o no, trovo che ha fatto un remake con i fiocchi che è completamente fedele all’originale e a cui non manca niente. Rimarrà nella storia come il vero West Side Story? Non penso, ma è servito comunque come monito che qualche volta si può fare un remake fatto bene.

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