Cuckoo

Written by:

Lo sapete, non riesco a dire di no ad un film horror quando lo vedo, soprattutto se è programmato in un festival. Quindi mi sono subito buttato in sala per scoprire di cosa parlasse questo Cuckoo, con protagonista Hunter Schafer (Jules nella serie Euphoria). Beh, forse non è stata una bella idea…

Dopo la morte della madre, Gretchen (Schafer) si trasferisce con il padre, la sua compagna e la loro figlia, in un resort nei boschi della Germania. L’arrivo di Gretchen non era previsto con la famiglia, e il signor König, proprietario del resort, lo dà subito a vedere, trattandola in modo completamente diverso rispetto agli altri. Misteriosamente, una sera Gretchen viene inseguita da una donna mascherata con gli occhi luminosi, che scompare subito dopo. Nessuno le crede, e da sola dovrà riuscire a scoprire i progetti malvagi del signor König.

Si, la trama è pessima proprio come il film. Tanto per cominciare non tiene lo spettatore attento, soprattutto all’inizio. L’introduzione è un miscuglio di cliché per fare capire la situazione famigliare di Gretchen: odia la famiglia del padre, non si sente per niente legata alla sorellastra ed è in lutto per la madre. Sembra che il regista aveva una lista di cliché per sbolognare in fretta l’introduzione e ce li ha messi tutti insieme. Diventa quindi un brodo noioso e ripetitivo per almeno un quarto della durata del film.

In mezzo a questo brodo, per cercare di attirare l’attenzione dello spettatore, inizia a metterci qualche mistero: ultrasuoni che attaccano Gretchen e sorella, timeloop a random, persone che vomitano in giro e donne misteriose che compaiono e scompaiono. Se fossero stati gestiti bene avrebbero probabilmente funzionato, dando interesse e mistero alla storia. Ma vengono gettati in mezzo a questo polpettone, uno dopo l’altro, senza dare il tempo né allo spettatore né ai personaggi di metabolizzare quello che è successo.

Diventa quindi una sorta di mezza commedia e passi il tempo a domandarti chissà cosa si inventano adesso come cazzata, e quando arrivi alla scena del flauto sai che gli sceneggiatori avevano proprio finito le idee (non vi dico altro, tutta la sala si è messa a ridere).

Ma qual è questo mistero? Chi è questa donna che attacca Gretchen?…. Beh, il film è talmente confuso che nemmeno si capisce. Il signor König alleva questa nuova specia di esseri umani che ha chiamato Homo Cuculidae (tutta la sala ha riso un’altra volta), cioè queste donne che urlano e mettono incinta altre donne senza l’atto sessuale, per poi andare alla ricerca della propria progenie. Una storia complicatissima senza alcun senso. Non viene spiegato perché lo fa, non viene spiegato perché queste donne hanno gli ultrasuoni, non viene spiegato perché le vittime finiscono in un timeloop, niente. È la dimostrazione che tutto quello che ha messo in precedenza non ha nessun significato ed è lì unicamente per “scioccare” lo spettatore, che giustamente si sente preso in giro.

Nemmeno Hunter Schafer si salva, la sua interpretazione non è proprio niente di speciale, proprio come la sua parte d’altronde, non aveva molto su cui lavorare.

Di solito il festival di Berlino riesce a sorprendere, anche quando si parla di film horror, ma questa volta ha fatto un enorme buco nell’acqua, probabilmente solo per avere un’altra star sul Red carpet, peccato.

Lascia un commento