Godzilla x Kong – The New Empire

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Ci sono alcuni film che segnano chiaramente un cambiamento nell’ambiente cinematografico, un prima e un dopo che non verrà dimenticato per i prossimi decenni di quest’arte così giovane e in continua crescita. Poi ci sono film come Godzilla x Kong, che se ne sbattono di lasciare il segno, ti fanno solo vedere bestie enormi che si prendono a botte per due ore e basta. E sapete una cosa? Lasciano comunque il segno.

Ebbene si, finalmente Godzilla e (King?) Kong tornano al cinema, dopo 3 anni dal film che li ha visti combattere uno contro l’altro, stavolta uniscono le forze contro il cattivissimo Scar King – un altro scimmione gigante. Insieme a loro troviamo altri personaggi umani insignificanti, tra cui Jia, la bambina protetta di Kong, la Dr. Ilene Andrews, sempre a capo della Monarch, e il complottista Bernie Hayes.

Ve lo dico fin da subito, io sono #TeamGodzilla, e la prima metà del film mi ha un po’ intristito visto che il re dei mostri viene sbolognato con poche scene in cui lotta e dorme e si ricarica di energia. Infatti il film inizialmente si concentra molto su Kong e la sua ricerca di simili nella Hollow Earth. E proprio questa prima metà è la grande pecca del film: troppo lunga, troppo lenta, troppo inutile. Gestita molto male per quanto riguarda il ritmo, sembra non sapere come spiegare e come arrivare a tutti i dettagli che vuole raccontare. Finiamo quindi in questo viaggio nella Hollow Earth con i protagonisti umani che, in questa ora (!) introduttiva scoprono chi è lo Scar King e la sua connessione con Godzilla e la tribù degli Iwi. Protagonisti che sono completamente insulsi e quasi sconnessi da tutto quello che è stato detto nei film precedenti. Ed è forse qui il primo insegnamento che si potrebbe trarre da questo film: i primi 20 minuti più o meno sono completamente privi di umani, vediamo solo Kong vagare nella Hollow Earth, alla ricerca della sua famiglia. Nessuna scritta, nessun discorso, solamente Kong e le sue espressioni. Tutto questo per dire che non ci sono bisogno di esseri umani per far funzionare un film del genere. E se proprio vuoi aggiungerne, fai dei personaggi che possono essere chiamati tali (Godzilla Minus One insegna), non queste macchiette con dell’ironia pessima che non fa ridere nessuno.

Se l’introduzione fosse durata la metà, il film sarebbe stato perfetto. Perché da qui in avanti non ce n’è per nessuno: Kong combatte con Scar King, Kong combatte con Shimo, Kong combatte con Godzilla, Godzilla combatte con Shimo, Scar King combatte con Godzilla, Shimo combatte con Scar King, Shimo combatte con Kong, Mothra fa cosa che nessuno ha capito. Puro spettacolo.

Godzilla x Kong ha capito appieno il concetto di intrattenimento senza fronzoli, dando in tutto e per tutto agli spettatori quello che vogliono. Sarebbe bastato togliere le cose inutili e lasciare la trama più semplice (non ci interessa nulla degli Iwi) per avere un film perfetto. Ma se penso al casino che abbiamo visto in Godzilla: King of the Monsters, sono stati fatti tantissimi passi avanti e il futuro del Monsterverse non può che migliorare!

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