Dopo 5 anni da Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, Martin McDonagh torna in Concorso alla Mostra di Venezia. Questa volta la premessa è molto diversa da quella che gli ha fatto vincere il premio per la miglior sceneggiatura proprio qui alla Mostra. Ci troviamo a Inisherin, un’isola sperduta dell’Irlanda, agli inizi del ‘900. Colin Farrell e Brendan Gleeson (coppia già vista in In Bruges, sempre di McDonagh) interpretano rispettivamente Pádraic e Colm, due grandi amici di vecchia data. Pádraic, come di consuetudine, attende Colm al pub del villaggio per iniziare la bevuta giornaliera, ma l’amico non si presenta. Disperato, Pádraic va a chiedere spiegazioni, e Colm confessa che si è stufato di averlo come amico, non vuole più parlargli e che preferisce passare il tempo a scrivere nuove melodie per il suo violino. Pádraic tenterà di tutto pur di far cambiare idea al suo amico, non sapendo che Colm è pronto a tutto pur di difendere il suo ideale.
McDonagh ci porta in una grande riflessione sul significato della felicità e dell’amicizia, sempre con la sua irionia pungente che rende tutto molto più malinconico. La faida tra i due amici è accerchiata dai bombardamenti in lontananza della guerra civile irlandese, come se il litigio non fosse altro che un microcosmo in cui proprio questa viene raccontata. La scrittura di McDonagh, come sempre, è superlativa, così come le interpretazioni di tutti gli attori, partendo soprattutto dai due protagonisti ma dando anche attenzione ad un incredibile Barry Keoghan (che interpreta lo “scemo del villaggio”, un’altra anima incompresa di questa storia).
La lotta che Pádraic affronta per difendere il forte legame con l’amico ci ricorda come ogni singolo evento può modificare la nostra vita per sempre, e come un semplice “no” può buttarci a terra senza alcun ritorno possibile. Ma dall’altra parte abbiamo Colm, che dal suo lato afferma di voler vivere i suoi ultimi anni al meglio, senza perdere tempo con chiacchiere inutili. A cosa serve la vita se nessuno si ricorderà di noi dopo la morte? A che scopo passare del tempo a parlare d’inezie che non portano a nulla? Sono proprio queste le domande che tutti gli spettatori si faranno alla fine della proiezione di questo film gigantesco che esplora un’amicizia nel profondo.
Un’altra incredibile opera di McDonagh che potrebbe portare a casa parecchi premi (un secondo premio alla sceneggiatura), in questa Venezia79 che non dà altro che sorprese!