The Super Mario Bros. Movie

Ci sono bisogno di presentazioni? No non credo, di Mario ce n’è solo uno ed è proprio di lui che stiamo parlando. Per la seconda prima volta arriva sul grande schermo, animato dal team Illumination – i genitori dei Minions. La trama è proprio quella che tutti conosciamo (più o meno): Mario e suo fratello Luigi finiscono nel Regno dei Funghi. Luigi viene catturato dal cattivisssssimo Bowser, intento a sposare la principessa Peach e conquistare tutto il Regno. Mario e Peach dovranno fare il possibile per riuscire a salvare entrambi i mondi dalla furia di Bowser.

Le aspettative ovviamente erano alle stelle, è pur sempre un film di Mario, il personaggio più conosciuto e più amato della storia dei videogiochi, tutti vogliamo che il film ci piaccia! Sembra incredibile ma sono riusciti a fare un film che dà giustizia non solo a lui, ma anche a tutto il suo mondo. I dettagli che sono riusciti a mettere lasciano a bocca aperta, e funzionano pure con la trama generale… nonostante sia proprio questa che barcolla. Tutto è troppo veloce, i personaggi vanno avanti a casaccio perché, proprio come dicono loro, non hanno idea di come sconfiggere Bowser, e fanno un tentativo dietro l’altro, finché alla fine, puf! sconfitto! Il contesto da videogioco è sempre difficile da abbandonare, e qui non sembra nemmeno che ci hanno provato, siccome Mario e la sua gang passano da una sfida all’altro proprio come i suoi livelli.

I personaggi, ovviamente, sono insulsi: Mario è soltanto Mario, ed è triste perché il padre lo crede un fallito; Luigi è soltanto Luigi, e ha paura di tutto; Peach non sa nemmeno perché è principessa. Ma chiaramente si chiude un occhio e si va avanti. Piccolo dettaglio: persino quando Mario e Peach si incontrano la prima volta non si dicono nemmeno come si chiamano. Eppure tra i due si crea, così istantaneamente, una fiducia che salverà il mondo. Ma non ci lamentiamo dai, è Mario! Paradossalmente il personaggio migliore è proprio quello di Bowser, anche per una bellissima interpretazione di Jack Black: è l’unico che ha un piano, ha una motivazione, e agisce sempre di conseguenza. 

Tutti questi problemi diventano insignificanti una volta accecati dalla nostalgia. Il film riesce a catapultarti nel Regno dei Funghi in tutto e per tutto, ti gusti ogni dettaglio, riconosci ogni canzone, ti diverti ascoltando quelle nuove, ti emozioni vedendo i Go-Kart, insomma, è un pacchetto di déjà vu che riportano direttamente all’infanzia nel modo migliore. Tanto di cappello ad Illumination per essere riusciti a fare quello che ormai sembrava impossibile. Questa enorme caratterizzazione del mondo va però a penalizzare la trama, che rimane buona per un film infantile, ma non abbastanza per un bel film d’animazione (Pixar non ti preoccupare).

Cosa ci rimane dopo la proiezione? Soltanto una cosa:

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