Scream

Dopo 11 anni Ghostface torna a Woodsboro, chi sarà adesso il maniaco assassino fissato con i film horror? Stavolta i protagonista sono (quasi) tutti nuovi, seguiamo in particolare Tara e Sam Carpenter. Dopo essere stata attaccata da Ghostface, Tara chiede aiuto alla sorella Sam per trovare il colpevole nella sua cerchia di amici. Sembra familiare? Beh, se avete un minimo di conoscenza sulla saga di Scream vi sembrerà più che familiare, perché è la trama base di ogni Scream. Incredibile ma vero, questa volta sono riusciti a superarsi: il film non è solo una presa in giro e una critica al cinema che sta uscendo attualmente, ma anche un tributo a tantissimi film horror, esattamente come lo Scream originale. Attenzione, non li sto mettendo allo stesso livello eh, Scream (quello del ’96) è di un altro livello rispetto a Scream (quello del 2022).

Esatto, nonostante sia Scream 5, il titolo è soltanto Scream, visto che va molto di moda riprendere il nome originale di un film nonostante ce ne siano stati molti altri in mezzo ai due. E, fidatevi, questo Scream non perde un colpo a criticare i sequel dei nostri giorni. Ovviamente fa tutto attraverso Ghostface e alla famosissima saga di film tratti dalle vicende di Scream 1, la saga di Stab (non vi sto qui a spiegare cos’è Stab, se non avete visto tutti gli Scream, vi prego recuperateli). Beh, anche di Stab hanno fatto un nuovo capitolo, l’ottavo per la precisione, ma nonostante tutto si chiama semplicemente Stab, niente di nuovo no? Persino i personaggi sono consapevoli che Ghostface questa volta non sta facendo un semplice sequel, nono, trovano persino un nome molto fancy per quello che gli sta accadendo: un legacyquel. In poche parole, il tipico personaggio professionista di film horror (RIP Randy), spiega chiaro e tondo che questo è un film legato alla saga originale, certo, non un reboot, ovviamente, ma i personaggi sono tutti nuovi, ma come?, ah no! ci sono i personaggi dei classici (da qui legacy) che aiutano i nostri nuovi beniamini. Eh niente, già qui ti pieghi in due dal ridere perché in 5 minuti hanno distrutto l’80% dei film che sono usciti negli ultimi anni: Star Wars, Ghostbusters, Creed, Blade Runner, Matrix, e così via. Certo, anche in questo Scream tornano i personaggi originali: Sidney, Gale e Dewey sono tutti lì, quindi ci mettiamo pure Scream nella lista. Persino la struttura del film riprende per filo e per segno le caratteristiche di ogni legacyquel: i giovani che si imbattono in qualcosa che non conoscono, incontrano i vecchi personaggi, loro aiutano i nuovi protagonisti, insieme sconfiggono la minaccia, i vecchi personaggi passano la torcia ai nuovi, e via con un altra saga nuova di zecca! Una volta che il film te lo sbatte in faccia non riesci e non pensarci, e per quanto siano stupide alcune cose che succedono, beh, non riesci a smettere di ridere. Non dimentichiamo inoltre una caratteristica importantissima dei legacyquel: i nuovi protagonisti scopriranno, ad un momento convenevole ovviamente, di avere un legame di sangue con i personaggi originali. Succede anche in questo film? Ma certamente! Piccolo spoiler: la protagonista è la figlia illegittima di Billy Loomis, cosa volete di meglio?

Il film non si ferma mica qui con le critiche, un tassello molto importante, come in ogni Scream, lo fa il fandome. Non è una novità, e nemmeno uno spoiler, che Ghostface è sempre qualcuno ossessionato dalla saga Stab che vuole riprendere i passi di Billy e Stu. Il film tratta in particolare i fan sempre nel discorso dei legacyquel. Perché viene fatto un legacyquel? I produttori sanno bene di non poter fare un film che è continuazione diretta degli originali, perché infastidirebbe troppo i fan e farebbe poco incasso, e non può nemmeno fare qualcosa di completamente nuovo, perché non ha abbastanza legame con il contenuto originale. Qual è la via di mezzo? Esatto, un legacyquel: una storia classica con personaggi nuovi accompagnati dagli originali. È impressionante come in questo Scream riescano a prendere per il culo così tante cose contemporaneamente.

Per il resto, fa anche parecchi richiami agli horror, anche solo per il fatto che un personaggio si chiami Wes (come Wes Craven, regista di moltissimi horror classici tra cui i 4 Scream) e che le due protagoniste fanno Carpenter di cognome (come John Carpenter, un altro regista di film horror). Altri richiami sono delle scene che prendono in giro le basi degli horror. Una in particolare dove un personaggio apparecchia la tavola e noi sappiamo che Ghostface è in casa. Ci aspettiamo un jumpscare da un momento all’altro ma, beh, non succede mai. Quindi stiamo letteralmente almeno 7 minuti a guardare un ragazzo che apparecchia la tavola. E basta. Geniale.

Non so come ci siano riusciti, ma stavolta hanno veramente preso l’essenza dello Scream originale e l’hanno modellata per criticare il cinema moderno. All’inizio sembra un film scemo ma è talmente intelligente da insultare un intero genere cinematografico di cui lui stesso fa parte. Non so ancora cosa state aspettando, andate subito a vedere Scream (2022) al cinema!

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