Frankie è una ragazza che cerca il modo di diventare famosa come gli idoli che segue su tutti i social, ma senza nessun successo. Un giorno, in un supermercato, incontra Link, un ragazzo fuori dal comune che comincia ad imprecare contro la società. Lei filma il tutto e posta il video, che in breve tempo diventa virale. Lei si mette d’accordo con Link per creare un personaggio chiamato Nothing Special, per far capire alla gente che tutti questi idoli dei social non hanno appunto niente di speciale. La loro fama aumenta a dismisura finché Frankie fa delle scoperte scioccanti su Link.
Gia Coppola, la nipote di Francis Ford Coppola, torna per la seconda volta in regia con questo film fortemente contro il mondo dei social. Il cast viene tirato fuori dai trend attuali: direttamente da Stranger Things abbiamo Maya Hawke nel ruolo di Frankie, e direttamente da mille film abbiamo Andrew Garfield nei panni di Link.
La Coppola fa vedere in particolare l’ipocrisia di questo mondo, dove un tizio qualunque critica quello che fanno tutti e, paradossalmente, fa un successo incredibile. Le idee poi si mischiano un po’ tutte insieme un po’ malamente con delle emoji a caso che appaiono in giro (pure vomitate da qualcuno) e dei montaggi che vogliono essere come delle stories di Instagram. Link diventa matto con questo ideale di voler far capire alla gente che non è importante come si viene visti sui social, bisogna semplicemente essere sé stessi. La cosa degenera dopo il suicidio di una sua fan che viene derisa per delle foto senza trucco (??), Frankie si rende conto di aver completamente perso il controllo e non penso di ricordarmi come finisce il film.
Il film ovviamente tocca discorsi molto attuali e anche in modo corretto, ma più va avanti si mescolano uno sull’altro e si perde un po’ il punto finale di quello che la Coppola vuole dire. Alla fine Link ha veramente un programma che sembra quasi televisivo, per nulla un prodotto che si vedrebbe su dei social, e quella diventa la sua piattaforma dove spara frasoni contro la società. Come detto prima, è l’ipocrisia generale a farla da padrone, ma dopo un po’ diventa anche noioso vedere sempre le stesse cose senza un minimo di sviluppo o differenza rispetto ai comportamenti di inizio film (Link era già matto all’inizio, l’unica differenza che c’è alla fine è che è famoso).
Maya Hawke fa quello che può in una parte che non è niente di speciale, e Andrew Garfield fa anche troppo quando interpreta Nothing Special. Alla fine si scoprono anche cose misteriose tipo che lui è un matto scappato da un ospedale, cose che non hanno nulla a che fare con la trama o con il messaggio del film e che vanificano tutta la storia. Perché aggiungere dettagli a caso solo per dare credibilità alla storia? Piuttosto lasciaci con quello che hai e concentrati sul messaggio finale.