Un bravissimo Clint Eastwood interpreta Walt Kowalski, un vecchio vedovo scorbutico reduce dalla Guerra di Corea che va d’accordo solamente con il suo animale domestico. La situazione peggiora quando il suo quartiere viene invaso da immigrati asiatici della dinastia Hmong. Dopo un tentato furto della sua amata macchina, una Ford Gran Torino, da parte del figlio dei vicini asiatici, questi molto tradizionalisti decidono che per scusarsi il figlio, Thao, dovrà stare ai servizi di Walt per una settimana. Nonostante inizialmente sia contrario per via delle sue idee razziste, Walt si vede costretto ad accettare e da quel momento la relazione tra Walt e gli Hmong diventa molto stretta. Quando la famiglia è in pericolo per via di una gang della zona, Walt mette da parte il razzismo per aiutare e proteggere la famiglia che rischia la vita per non volere farsi mettere i piedi in testa da alcuni ragazzi di una gang.
La vicinanza a questa famiglia non solo migliora la relazione del protagonista con gli stranieri, ma fa riemergere vecchi ricordi della guerra che lo fanno vergognare di sé stesso.
Così alla fine Walt non proteggerà solamente la famiglia dal pericolo, ma insegnerà a Thao come crescere e come diventare un vero uomo, senza rimpianti né rimorsi.
Un film che tocca e fa capire che non importa da dove si venga o cosa si pensa, l’amore e la famiglia prevalgono sempre su tutto. Nonostante il protagonista sia sempre contrario a tutto ciò che non è americano, l’affetto e il calore che gli regala la famiglia Hmong non può nemmeno essere confrontato a quello della sua vera famiglia, che fa di tutto per evitarlo.
Oltre alla stupenda interpretazione di Clint Eastwood, anche regista di questo film, trovo sia stata di grande impatto la cura dei dettagli presente in ogni scena: le differenze tra la casa dei vicini e quella di Walt, i comportamenti, le tradizioni, tutte quelle cose che Walt non sopportava ma che alla fine ha imparato ad accettare.
Insomma, un film molto bello che fa pensare: non bisogna fermarsi alle apparenze che provengono da idee stupide, quando si conosce veramente una persona, indipendentemente dalla razza, si fa di tutto per proteggerla.